Scegli il tuo Gigolo attraverso l’emozione, l’intuito e il cuore
Molte donne quando accedono su Gigolo.cloud e si imbattono in tutte quelle foto profilo di maschioni disponibili hanno come una specie di blocco momentaneo, oh mamma, e adesso chi scelgo? Questo? No meglio quest’altro. Gli occhi cominciano a girare ruotando da un profilo all’altro, sopra e sotto, destra sinistra, e quando sembra aver intercettato quello giusto ecco che ne vedono subito un altro. Panico
Poi inizia a cliccare random tra i 5 o 6 selezionati mentalmente e scelti più di pancia che di ragionamento, l’estetica si sa, ha sempre la sua importanza soprattutto nella scelta emotiva. Approfondiscono profilo per profilo controllando se la gallery corrisponde all’idea che si sono fatte di lui, se non corrisponde lo chiudono immediatamente e passano al prossimo profilo.
Una volta inquadrato il prescelto però inizia la manovra di scannerizzazione con il metal detector per scoprire eventuali indizi e strafalcioni che possano destabilizzarla o farle cambiare idea
Come fare a scegliere quello giusto in questo mercato di maschi in vendita
Se posso dare il mio umile consiglio a tutte quelle donne che sono in procinto di fare una scelta ma hanno paura di sbagliare, consiglierei loro di ascoltare l’istinto, il sesto senso, il cuore, le emozioni, di solito la prima impressione è quasi sempre quella giusta, non lasciatevi influenzare più di tanto dalle parole scritte, da descrizione romantiche, recensioni smielate o aforismi copia e incolla.
Soffermatevi di più sull’empatia fotografica, sullo sguardo, l’espressione, il sorriso, l’intensità, e l’effetto emozionale che vi scaturisce, osservatelo. Guardate, ma soprattutto ascoltate se le sue foto comunicano, se vi emozionano. Poi chiamatelo.
Viviamo in un mondo pieno di parole edulcorate, colorate, di pubblicità, di slogan, di frasi fatte, di recensioni soggettive e manipolabili, le uniche armi che abbiamo per difenderci dalle falsità sono il nostro intuito, la nostra intelligenza, la percezione e l’idea che ci facciamo nel guardare il mondo, non credete a tutto quello che luccica o alle chiacchiere e fidatevi solo del vostro istinto
Uno sguardo, un sorriso sono molto più sinceri di tante parole scritte. La parola spesso è forviante, serve solo a fare marketing o a depistare chi legge, a far credere quello che in realtà non è.
C’è una frase bellissima che ho letto in un libro di Roberto Vecchioni riferendosi a l’uomo di Neanderthal che dopo aver inventato il fuoco, la ruota e tante altre cose ebbe la brillante idea di inventare la parola e abbandonare le urla e i gemiti che al tempo erano gli unici strumenti per comunicare, ma Da quando l’uomo ha inventato la parola, non ci ha più capito un cazzo
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